WOOD WIDE WEB

Camminando in un bosco appare evidente come la Natura sia prima di tutto interconnessione.
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Camminando in un bosco si avranno effetti positivi sulla psiche e sulla salute e credo che chiunque abbia avuto l’occasione di farlo non potrà sostenere il contrario, ma non è questo l’oggetto di questo post.

Camminando in un bosco ed osservando le creature che lo popolano è facile percepire come tutti i singoli individui siano interconnessi fra loro e come la natura sia costituita da componenti che interagiscono e che si sostengono reciprocamente.

Camminando in un bosco appare evidente come la Natura sia prima di tutto interconnessione.

Queste interconnessioni però non avvengono nella parte più aerea del bosco ma al contrario nel sottosuolo ovvero nella parte a noi più nascosta!

Wood Wide Web Elbec

simbionti ed interconnettività

La teoria del Wood Wide Web

Alla fine degli anni novanta cominciavano a emergere nuove teorie sulle associazioni sotterranee tra organismi micotici e apparati radicali degli alberi, dette micorrize, che costituiranno la base scientifica dell’agricoltura permaculturale ed in particolare sinergica.

Tali teorie vennero rapidamente verificate e una decina di anni fa, un team canadese di biologi capitanato dall’ecologa Suzanne Simard insegnate alla British Columbia University, il quale dimostrò l’esistenza di una rete fungina di micelio che funzionava da connettore fra le diverse specie vegetali componenti il bosco e come questa rete fosse simile alla rete di scambio a nodi tipica di Internet.

A questa rete fungina è stato dato il nome di Wood Wide Web dalla rivista Nature nel momento in cui vennero pubblicati i primi articoli sui risultati del lavoro di Suzanne Simard.

Questo video spiega in modo estremamente chiaro di cosa stiamo parlando:

Sulla base delle teorie del Wood Wide Web, ecologi di nazioni diverse hanno raccolto dati per decenni al fine di effettuare la mappatura degli alberi sul pianeta terra e in seguito la mappatura delle connessioni arboree arrivando nel 2019 alla pubblicazione di una mappatura delle interconnessioni del Wood Wide Web che per la prima volta ha mostrato l’ampia rete di radici, batteri e funghi che da 500 milioni di anni aiuta gli alberi a connettersi tra loro e a contrastare i cambiamenti climatici.

Cosa è il Wood Wide Web ?

I funghi non sono in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana e quindi hanno bisogno di appoggiarsi alle piante che sono in grado di farlo. In compenso i funghi sono ottimi colonizzatori del terreno grazie al micelio. Il fungo in effetti è solamente il frutto che ha scopi riproduttivi attraverso le spore ma l’oganismo vivente è il micelio che è un organismo filamentoso e biancastro che vive nel terreno. I funghi o meglio il micelio,scambiano acqua, minerali e altre sostanze chimiche con gli alberi in cambio degli zuccheri e del carbonio che derivano dal processo della fotosintesi.

Si tratta di associazioni simbiotiche con le radici delle piante e in questo modo si creano connessioni attraverso le quali entrambi gli organismi si passano sostanze vitali essenziali alla loro crescita. Le micorrize (ovvero il micelio e le radici) sono diffuse in quasi tutti i terreni e possono estendersi per centinaia di chilometri. Si tratta di filamenti del corpo vegetativo fungino, densamente compressi, che costituiscono la rete fisica (un po’ come la fibbra ottica nel caso di una rete Internet) connessa alle radici dei vegetali siano essi carote oppure baobab!

wood wide web interazioni elbec

interazioni e contaminazioni vegetali

A cosa serve il Wood Wide Web ?

Per molti anni questa rete è stata vista come semplice strumento di scambio reciproco fra piante (carbonio e zucchero) e funghi (azoto e fosforo) ma in realtà è stato dimostrato che esiste un altro livello di interazione che permette a individui lontani di comunicare e di scambiare nutrienti attraverso questa rete strutturale micotica.

Ad esempio è stato di ostrato come esistano "piante Hub" più anziane e grandi il cui compito è quello di raccogliere e ridistribuire i nutrienti ai diversi individui della stessa specie.

E’ stato messo in evidenza come alcune “piante madre” riconoscano i prorpi discendenti anche a grandi distanza e provvedano a fornirgli nutrienti in tutto il periodo in cui il loro accesso alla luce non sarà ottimale rendendoli più deboli.

Il compito di queste “piante madre” è anche quello di dispensare informazioni riguardo eventuali attacchi parassitari oppure riguardo determinate strategie da adottare in base ai cambiamenti climatici e determinati agenti atmosferici e/o inquinanti.

Ad esempio alcune piante quando vengono attaccate dagli afidi rilasciano sostanze chimiche che respingono i parassiti ed attraggono le vespe che sono loro predatori con una doppia strategia difensiva molto ingegnosa!

Il passaggio di acqua e principi nutritivi avviene secondo un gradiente sorgente-assorbimento: in altre parole, una pianta ricca di una particolare risorsa trasferisce la quota eccedente ad altre, che ne hanno necessità”.

E' stato osservato attraverso la movimentazione del carbonio come un albero che sta per morire rilascia, ai suoi simili più giovani, tutte le sue sostanze nutritive.

Ma la rete non connette solamente piante simili fra loro ma tutti gli esemplari viventi con scambi estremamente complessi di vario genere e può essere sfruttata anche in senso inverso per avvelenare specie concorrenti oppure ostacolare la crescita di altre.


Lo studio del Wood Wide Web non è fine a se stesso ma ha ripercussioni importanti in molti campi d’applicazione come la gestione delle foreste in maniera sostenibile, il miglioramento della fertilità biologica del suolo, il ripristino degli habitat vegetali e le ripiantumazioni, solo per citarne alcuni.

Le applicazioni sono svariate ovviamente anche in ambito agricolo poiché esistono correlazioni micotiche fra specie vegetali di qualsiasi dimensioni purché il terreno non venga avvelenato e stravolto regolarmente dall’aratura, dai fertilizzanti e dai pesticidi.

Un recente studio ha mostrato come la vita del bosco sia sconnesa dalla vita delle singole piante e come anche svariati mesi dopo l’abbattimento di un albero le sue radici continuino a vivere e a stabilire interconnessioni con gli altri individui rimanendo a far parte di un tutto vivente che oltrepassa il concetto che abbiamo l’abitudine di attribuire alla vita.

Per non scordare che facciamo parte di un tutto e per testimoniare la nostra visione in modo chiaro, abbiamo fatto una serie di magliette con messaggi legati all'ambiente e alla loro tutela!

Questa è la seconda! Wood Wide Web

escidalsentierotracciato

Autore
Federico Sordini
Federico Sordini
CEO ELBEC
ELBEC viene fondata nel 2015 da me, Federico Sordini, montanaro DOC (Di Origine Cittadina), architetto laureato a Parigi e specializzato in architettura sostenibile a Losanna. Collaboro con le principali organizzazioni non governative internazionali in progetti di emergenza, post urgenza e sviluppo che mi portano a stretto contatto con realtà complesse in Africa, Asia e Sud America. Ambientalista attivo, Alpinista di scarso livello, Amante della Montagna.
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