Questa primavera si è tenuta l’edizione zero di Bivouac for Nature. Un incontro tra amici che si sono dati appuntamento sull’altopiano del Mondeval tra le Dolomiti UNESCO per piantare la tenda sotto le stelle. Un’occasione simbolica per trovarsi tra le nostre montagne e riflettere, tra una birra ed una risata, su come stia cambiando l’ambiente che amiamo e su come la nostra coscienza ambientale influisca sulle nostre scelte quotidiane. L’edizione zero ha permesso di testare l’organizzazione ed il “formato” di quello che “potrebbe diventare uno degli eventi più fighi delle Dolomiti”, parola di Federico Sordini fondatore di ELBEC e ideatore dell’edizione.
“A seguito del grande riscontro mediatico che hanno avuto le tre azioni alle Cinque Torri, in Marmolada e sul Sief-Col di lana, che aveva come obiettivo quello di esprimere un parere contrario al proliferare di nuovi impianti ed infrastrutture sciistiche nelle Dolomiti, è nata per me l’esigenza di creare un evento che possa diventare non solamente un momento in cui esprimere la propria contrarietà riguardo agli attacchi perpetrati nei confronti dell’ambiente Dolomitico e della montagna più in generale ma anche un momento di ritrovo per dare voce al dissenso, per informarci e maturare una coscienza ambientale libera.
Bivouac For Nature si prefissa l’obiettivo di creare un momento di riflessione collettivo a contatto con la natura alla ricerca di un sentimento che sia il presupposto di un rapporto meno aggressivo e più simbiotico con essa"
Nel caso non sappiate nulla delle azioni #bastaimpianti , organizzate in collaborazione con Valerio Scarpa e Guido Trevisan, vi consigliamo vivamente di andare a vedere questo splendido video realizzato da Lorenzo Barutta che racconta l'ultima avventura sulle cime del Piccolo Setsass in Dolomiti in concomitanza con i Campionati del Mondo di Sci.
“Ho sempre cercato di differenziare le azioni di attivista ambientale da quelle professionali ma è anche vero che come ELBEC siamo continuamente confrontati con richieste di sponsorizzazioni e partecipazioni ad eventi che già esistono (e che ci hanno spesso fatto sentire come pesci fuor d’acqua).
Nel caso in cui questa prima esperienza riuscisse a sbocciare in un vero e proprio “evento” il suo spirito "anticonvenzionale" rispecchierebbe a pieno la nostra visione ambientale che conduce verso una fruizione rispettosa della montagna . Un approccio slegato dagli exploits sportivi ma più riflessiva e lenta, quasi … contemplativa”.
“A noi piacerebbe molto che questa esperienza, di cui tutti i partecipanti sono rimasti entusiasti, possa diventare un incontro periodico per gli amanti della montagna, della wilderness ma anche semplicemente delle attività sportive outdoor di montagna. Stiamo ragionando su come trasformare questa idea in un vero e proprio evento assieme a 3Parentesi che sin dall’inizio ha condiviso la nostra visione ed è voluto essere coinvolto come organizzatore. I dubbi sono ancora tanti ma sono certo che riusciremo a replicare questa esperienza dando la possibilità di partecipare a molte più persone”.
“Bivouac For Nature potrebbe diventare un “evento” che non si rivolge esclusivamente agli ambientalisti ma piuttosto a tutte quelle persone che credono che sia necessario potersi perdere nella Natura, confrontarsi in modo leale con un ambiente non eccessivamente antropizzato, camminare leggeri per ridurre le proprie impronte e saper ascoltare il silenzio”.
“Bivouac for Nature potrebbe rappresentare un momento di incontro in un luogo interessato da progetti di realizzazione di infrastrutture che potrebbero stravolgerne l’aspetto per sempre. Un ritrovo fra persone che non si conoscono necessariamente ma che condividono una visione comune. I luoghi dove si svolgeranno i Bivouac For Nature verranno raggiunti da ognuno dei partecipanti con i propri mezzi o, come a me piace dire, “con mezzi leali” e nel modo meno impattante possibile, seguendo l’itinerario più consono alle proprie capacità”.
“Ogni partecipante sarà autonomo da tutti i punti di vista e dovrà essere in grado di affrontare un bivacco alpino in autonomia e sicurezza poiché non ci sarà nessun organizzatore a cui chiedere consigli, informazioni o aiuto ed è per questo che sarà possibile ricorrere ad accompagnatori professionisti nel caso si ritenga necessario o si voglia avere una maggiore sicurezza”.
“Questi raduni permetteranno di passare una notte a stretto contatto con la Natura per riscoprirne il piacere di confrontarsi con essa ma al contempo anche di condividere un’esperienza e di creare una rete”.
“Abbiamo capito che l’interesse per questo genere di attività è enorme! Io poi personalmente ho anche capito che l’idea di portare una tenda per creare un punto di aggregazione comune è una impresa titanica quando aumenta la pendenza su neve. Ovviamente ringrazio Ferrino per aver creduto in questa idea ed aver fornito la loro tenda da campo “Colle Sud” ma per il futuro dovremo pensare a soluzioni alternative!
Ah … ho anche capito che scordarsi la crema solare in alta quota è un errore da non fare mai!”
“Perché partecipare è meravigliosamente inutile, come lo è salire su di una montagne, o perdersi in un bosco in autunno. Però è anche quello che ci fa sentire vivi. Chiunque capisca quello di cui stiamo parlando ha capito il motivo per cui esserci. Inoltre abbiamo la consapevolezza che questo evento possa rappresentare un momento di svolta per l'ambiente e per le montagne in particolare contribuendo a far crescere una coscienza comune ed alimentando il confronto”.
“beh … allora fatemi ringraziare Ferrino spa per il supporto logistico, Elisa Bessega, Francesco Pistollato, Lorenzo Barutta, Cristian Cesaro per i contenuti multi-mediali, ma un ringraziamento speciale va a tutti partecipanti, folli visionari, accorsi da tutte le Alpi!”
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