“MINDFULFREERIDE” IN MONTAGNA PER TROVARE LA PROPRIA CONSAPEVOLEZZA

Mariapia Ghedina ha tante anime.
É psicoterapeuta. É una sportiva, professionista di snowboard per dieci anni con numerosi titoli all’attivo, italiani ed europei. É ricercatrice nell’ambito degli sport estremi. É docente di psicologia per le professioni connesse al mondo della montagna come, ad esempio, le Guide Alpine.
Sintetizzando, ha due grandi passioni: quella per la montagna e quella per la forza mentale. E dall’incontro di questi forti interessi è nata la Mindfulfreeride: una tecnica di crescita personale che ha lo scopo di migliorare la qualità di vita di chi la pratica.

Una tecnica che oggi diventa un libro: “Supera l’ansia, aumenta l’autostima e migliora la performance con la Mindfulfreeride”, edito da Vividolomiti e in uscita a dicembre.

Da dove nasce e cosa significa esattamente questo neologismo: mindfulfreeride?

Freeride vuol dire letteralmente “andare liberi”, quindi essere liberi di vivere la propria vita al meglio, in linea con se stessi. Inizialmente il termine era associato proprio alla neve fresca, al freeride dello sci e dello snowboard, il fuoripista; poi mi sono resa conto che aveva un significato più generico e trasversale.

Mindfullness significa consapevolezza, attenzione al qui e ora, al tempo presente. Sappiamo che solo se viviamo il presente ci possiamo godere davvero la vita. Il primo nemico della consapevolezza è lo stress, e lo stress, al mondo d’oggi, è diffusissimo ed è principalmente mentale. Paure, preoccupazioni, sensi di colpa: tutte emozioni che hanno a che fare che con la propria mente. Nove persone su dieci soffrono di stress.

Perché la nostra epoca è così contaminata dallo stress?

Perché siamo bombardati da troppi input.
Il nostro cervello non è predisposto a elaborare tutte le informazioni e le richieste ambientali che riceviamo, e quindi va in contro a un vero e proprio sovraccarico cognitivo. Da qui lo stress che può portare a stanchezza cronica, ma non solo: è concausa di malattie come quelle cardiovascolari e tumorali.

E poi c’è il tema della noia. La nostra soglia di attenzione si è abbassata, sempre a causa del bombardamento di input che genera falsi bisogni, competizione, necessità di eccellere, desiderio di possedere sempre più cose, etc. Ci si disabitua a restare focalizzati e di conseguenza a tollerare la noia. La noia è un tema molto importante, anche e soprattutto tra i giovani. Sarebbe fondamentale ritrovare un sano ordine di valori.

Gli sport estremi pensi che siano un antidoto alla noia?

Dagli studi è emerso che chi pratica sport estremi fondamentalmente cerca una stimolazione adeguata, tramite attività rischiose, proprio perché tende ad annoiarsi facilmente. Ampliando i propri limiti sviluppa così la sua forza mentale, quindi la resilienza e il focus diventando nel contempo un po’ più abile a tollerare alla noia.

E come funziona la Mindfulfreeride?

Nello sport, come nella vita, la nostra mente può farci perdere o vincere. Ma anche il corpo ha la sua da dire.
Nella Mindfulfreeride ho messo insieme le componenti del benessere di ultimissima generazione ritenute efficaci dalla comunità scientifica, in associazione all’attività fisica e all’aria aperta, che io reputo fondamentali. Quindi psicoterapia e natura, in particolare la montagna.

Veniamo al tuo libro. É un romanzo o un manuale?

É entrambe le cose. É un romanzo, una storia di paesaggi, di stagioni ed emozioni nelle magnifiche Dolomiti, dalla neve dell’inverno all’acqua dei ruscelli estivi. Assieme ai vari personaggi presenti nel libro, il protagonista mette in pratica la tecnica trasformando realmente la sua vita. Ed è una storia vera. Ma è anche un manuale, dove sono descritti molti esercizi pratici della tecnica Mindfulfreeride, esercizi di motivazione, suggerimenti su come aumentare il focus, attività che possono essere svolte comodamente a casa dal lettore e che vanno bene per tutti, sportivi e non.

Cosa ti aspetti dall’uscita di questo libro?

Lo scopo del mio libro, e quindi in generale del mio lavoro, è quello di aiutare a contrastare il disagio che permea questa nostra epoca, fornendo strumenti utili per migliorare la propria vita. Nello specifico la Mindfulfreeride può aiutare a gestire l’ansia, a incanalare al meglio le proprie energie, a migliorare l’autostima e a realizzare i propri sogni. I dati dell’OMS dicono che la depressione entro il 2030 sarà una delle malattie più diffuse, incluse quelle fisiche. Tra la diffusione del libro, il mio lavoro di psicoteraputa, la formazione di referenti Mindfulfreeride che possano applicare questa tecnica, anche all’estero, il mio ambizioso obiettivo è di potenziare il benessere a livello globale, partendo dal piccolo e arrivando a un grande cambiamento.

Mindfulfreeride - Supera l’ansia, aumenta l’autostima e migliora la performance

Autrice: Mariapia Ghedina Casa Editrice: Vividolomiti

Uscita: Dicembre 2020 Prevendita e Descrizione