Non tutto il COVID viene per nuocere

Speriamo che questa esperienza di separamento sociale possa trasformarsi in un’opportunità di rivalutare molte scelte fatte sino ad ora, permettendoci di modificare il nostro approccio nei confronti del pianeta che ci ospita
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Inutile nasconderselo, sarà un’estate fantastica!

Questo è solo una piccola anteprima di quello che potrebbe essere la montagna in allerta COVID-19

Abbiamo deciso di festeggiare l’inizio della fase due e la conseguente riapertura del nostro negozio fisico ad Alleghe, bivaccando in Valle Ombretta in modo da aumentare ulteriormente il distanziamento sociale e riducendo quello con la natura.

Siamo stati premiati, nonostante il freddo e la pioggia, da innumerevoli avvistamenti di animali selvatici! La salita lungo il percorso CAI 610 che si sviluppa lungo le pendici della Parete Sud resta uno dei percorsi più suggestivi di tutte le dolomiti a patto di essere soli!

Le giornate migliori sono quelle di maggio ed ottobre specie se piove e fa freddo e noi siamo stati premiati da innumerevoli avvistamenti di stambecchi e marmotte ancora disabituati alla presenza umana.

In agosto questo sentiero è battutissimo e gran parte del fascino di questi luoghi magici scompare: figuriamoci gli animali selvatici che ovviamente si ritraggono in aree meno battute!


Bivacco in Valle Ombretta Trekking Escursioni Elbec

Ecco … questa estate potrebbe essere così, come la giornata che abbiamo passato in Ombretta! Un’estate all’insegna della wilderness dove si potranno ascoltare i silenzi della natura senza che vengano sopraffatti dal rumore delle motociclette o dal vociare dei gitanti.

Anche le persone che non hanno la fortuna, come noi, di abitare in montagna e che non hanno mai percorso un sentiero senza incontrare altre persone, forse questa estate potranno vivere questa esperienza meravigliosa.

Quando si ha la possibilità di ritrovarsi da soli o in piccoli gruppi anche i percorsi più semplici e noti, come quello che abbiamo percorso oggi, possono trasformarsi in luoghi misteriosi e farci diventare esploratori dandoci la meravigliosa sensazione di sentirsi parte di un tutto.

Trekking Marmolada Alta Via 2 Elbec

Bisognerà tornare a pianificare le proprie escursioni, guardare con attenzioni la meteo, verificando la propria attrezzatura e ricominciando a vivere la montagna con il rispetto che merita.

Preparare lo zaino ad esempio è un cerimoniale importante per ogni escursionista. E’ il momento in cui bisogna valutare ciò che è superfluo da ciò che non lo è, in base al programma che si ha in mente. E’ il momento in cui si visualizza l’itineraio, semplice, difficile o estremo che sia e si visualizza tutto quello di cui avremmo bisogno e poi si cerca di ottimizzare riducendo all’essenziale!

Questo è il contenuto di quello che sarà lo zaino di uno dei miei figli per un’uscita con notte in bivacco! Sicuramente per ora non ha le mie stesse priorità ma fortunatamente si è ricordato la giacca a vento ed il sacco a pelo!

Come preparare lo zaino Elbec Trekking

Ognuno di noi è diverso e guardando il contenuto di uno zaino potrete sapere molto di quella persona.

Anche le nostre calze sono diverse come le esigenze di ognuno di noi. Intorno al fuoco, tolte le scarpe bagnate , ognuno di noi infatti aveva calze diverse:

mia moglie le Hiking Nature perché anche in estate le piace avere una calza in lana merinos molto spessa;

mio figlio più grande ha delle Mountaineering TECH da alpinismo invernale con un filato molto tecnico, perché sono le prime che è riuscito a trovare nel caos del suo armadio;

mio figlio più piccolo ha scelto le Trekking Light Nature , delle calze leggere in filato organico che sono l’ideale per i trekking estivi!

calze elbec da trekking bivacco trekking

Probabilmente non sarà sempre possibile dormire in strutture attrezzate e confortevoli e bisognerà sapersi organizzare per bivaccare e passare la notte in autonomia.

Sempre attenti ovviamente a rispettare le regole dei posti in cui ci troveremo, informandosi se, dove e come accendere fuochi, montare tende, approvvigionarsi in acqua etc, tenendo sempre a mente che...

l’obiettivo è quello di ridurre al minimo il nostro impatto sull’ambiente che ci ospita cercando di camminare leggeri senza lasciare orme!

Bivacco in Marmolada Calze Elbec

Ovviamente non siamo degli sprovveduti!

Vivendo a stretto contatto con professionisti che con la montagna ci lavorano come rifugisti, guide alpine, impiantisti, albergatori, malgari etc. sappiamo benissimo che sono tutti molto preoccupati per il futuro e questo è comprensibile.

E’ molto facile pensare che ci saranno perdite economiche per tutte queste categorie (e non solo) soprattutto per l’assenza degli stranieri che forse preferiranno rimanere nei luoghi di origine.

Noi però vogliamo pensare positivo ed immaginare che questa possa essere l’occasione di vivere la montagna da professionista e da turista in modo nuovo e migliore.

Ci piace pensare che i fruitori della montagna siano essi turisti, alpinisti, campeggiatori … avranno l’accortezza di mantenere il distanziamento fisico attraverso una programmazione più attenta delle escursioni e delle vacanze più in generale.

Se questa emergenza fosse gestita con intelligenza potremmo tranquillamente avere lo stesso numero di persone che solitamente arrivano in montagna le ultime due settimane di agosto, diluite su di un periodo più lungo che va da giugno ad ottobre. In questo modo ci sarebbero entrate equivalenti ma con meno stress per tutti.

  • Meno stress per chi vivrà una montagna più selvaggia, più solitaria e si sentirà meno aggredito dalla presenza umana;
  • Meno stress per i professionisti che riusciranno a soddisfare con più facilità le richieste dello stesso numero di persone diluite su di un periodo più lungo;

Un periodo turistico meno impattante e più esteso richiederebbe con molta probabilità, meno personale ed una logistica più leggera che potrebbe abbassare i costi di gestione di molte attività.

Speriamo che questa esperienza di separamento sociale e lockdown che abbiamo sopportato sino ad ora e che ci ha segnato in modo indelebile, possa trasformarsi in un’opportunità di rivalutare molte scelte fatte sino ad ora, permettendoci di modificare il nostro approccio nei confronti del pianeta che ci ospita.

#elbec
#escidalsentierotracciato

Autore
Federico Sordini
Federico Sordini
CEO ELBEC
ELBEC viene fondata nel 2015 da me, Federico Sordini, montanaro DOC (Di Origine Cittadina), architetto laureato a Parigi e specializzato in architettura sostenibile a Losanna. Collaboro con le principali organizzazioni non governative internazionali in progetti di emergenza, post urgenza e sviluppo che mi portano a stretto contatto con realtà complesse in Africa, Asia e Sud America. Ambientalista attivo, Alpinista di scarso livello, Amante della Montagna.
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