Tutti conosciamo il Monte Bianco! Con i suoi 4.810 metri è conosciuto anche come il Gigante delle Alpi e negli anni la conquista della sua vetta più alta è diventata una vera sfida che ha impegnato diversi escursionisti.
Ovviamente esistono diverse alternative per godersi i suoi magnifici trekking, perché il Monte Bianco offre una vasta gamma di percorsi trekking adatti a tutti i livelli di esperienza.
Oggi ti parliamo di tre itinerari trekking sul Monte Bianco e, come cerchiamo di fare sempre, ti daremo tanti consigli utili sia sul percorso che sull'abbigliamento tecnico necessario per affrontare al meglio queste avventure.
Il sentiero del Grand Balcon Nord è ideale per chi cerca un'escursione facile ma che permetta di godersi comunque dei panorami mozzafiato. Il percorso è privo di significativi dislivelli, offre vedute straordinarie sul Monte Bianco, le Aiguilles de Chamonix e il massiccio delle Aiguilles Rouges.
Punto di partenza: Rifugio di Plan de l’Aiguille
Arrivo: Montenvers
Durata: 3-4 ore
Lunghezza: 5 km
Dal Rifugio di Plan de l’Aiguille il sentiero si dirige verso Nord-Est, aggirando piccole creste e attraversando fondi valle con ruscelli. Il percorso è accompagnato dalle imponenti pareti rocciose delle Aiguilles de Chamonix. Il sentiero è comodo e spesso dotato di gradini scavati nella roccia per facilitare la salita, tuttavia è importante fare attenzione alle nevi tardive che possono persistere anche all'inizio dell'estate.
A metà strada troverai sul tuo percorso uno slargo con grandi blocchi di granito, dove dovrai imboccare una biforcazione che scende verso gli Alpeggi di Blaitière. Proseguendo dritto, al bivio successivo, mantieniti sul sentiero di destra che sale con alcuni zig-zag fino al Signal Forbes: sarai a 2.198 metri! Da qui un comodo sentiero lastricato conduce alla cima della cresta: potrai lasciarti meravigliare dal ghiacciaio della Mer de Glace e dalle grandi cime circostanti come i Drus e le Grandes Jorasses.
La discesa verso Montenvers è anch’essa panoramica e molto semplice da percorrere. Una volta arrivati, è possibile tornare a Chamonix a piedi, affrontando una passeggiata di circa due ore, oppure puoi prendere il trenino a cremagliera per goderti il viaggio e riposare.
Anche per i sentieri più semplici, è essenziale indossare abbigliamento tecnico adeguato.Soprattutto se stai affrontando le tue prime escursioni è importante proteggere i piedi dal rischio della formazione di vesciche. Le calze da trekking antivesciche che trovi nello store Elbec offrono comfort e traspirabilità, mentre un buon paio di scarpe da trekking con supporto alla caviglia garantisce stabilità e protezione!
Il Tour du Mont Blanc (TMB) è uno dei percorsi trekking più famosi al mondo. L’escursione completa è ovviamente indicata per guide alpinistiche molto esperte, ma anche chi ha qualche salita alla spalle può affrontare la prima parte della tappa: quella che va da Courmayeur al Rifugio Bonatti.
Punto di partenza: Courmayeur
Arrivo: Rifugio Bonatti
Durata: 5-6 ore
Lunghezza: 13 km
Partendo dalla piazza della chiesa di Courmayeur (1.226 m), il percorso si dirige verso la Strada del Villair, che si snoda tra giardini ed edifici fino al limite superiore di Villair, dove l’asfalto lascia spazio a una strada sterrata. Dopo aver attraversato un ponte sul torrente, il sentiero si inoltra tra gli alberi, permettendo di tagliare alcuni tornanti.
Seguendo le indicazioni per il Rifugio Bertone, dopo circa due ore e 15 minuti, si raggiunge il Rifugio Bertone (1.989 m), dove si può ammirare una vista panoramica del Monte Bianco, dell’Aiguille Noire e di Courmayeur.
Dal rifugio il sentiero procede con poche variazioni altimetriche, attraverso boschetti di ginepri e larici, prati e pascoli, offrendo vedute ineguagliabili. Si passa per l'Alpe Léche e si entra nel Vallon d’Armina, attraversando un ponticello sul torrente.
Continuando attraverso un bosco di larici e pascoli, il sentiero conduce all'Alpe Sécheron e infine a un ripido pendio che porta al Rifugio Bonatti (2.025 m).
L'intero percorso, ricco di bellezze naturali, è una sfida appagante per gli escursionisti esperti, con panorami che ripagano ogni sforzo.
Per questa escursione ma più in generale per tutti i trekking, di qualsiasi livello, è fondamentale indossare abbigliamento tecnico adeguato. Oltre alle calze da trekking, che ti consiglieremo sempre perché sappiamo quanto possano essere un salva vita in qualsiasi condizione, ti raccomandiamo di scegliere anche dei capi studiati per accompagnare al meglio i tuoi movimenti, delicati sulla pelle e altamente traspiranti!
Se ti va puoi lasciarti ispirare dalle proposte Elbec di intimo per escursioni o le fasce paraorecchie!
Poi, nello specifico di una salita con scarpone duro e rampone su neve quale potrebbe essere la cima del Monte Bianco che non è un trekking, la scelta migliore sono le nostre calze da alpinismo in lana merinos dove proproniamo un modello alto e modello basso sempre con un altissimo grado di termicità e di protezione del piede dalle vesciche.
La salita alla normale del Dente del Gigante è una delle ascensioni più iconiche del Monte Bianco. Questo percorso, benché tecnicamente non estremamente difficile, richiede resistenza e una buona preparazione fisica.
È caratterizzato da tratti attrezzati con corde fisse che facilitano la salita, offrendo panorami spettacolari su tutto il massiccio del Monte Bianco.
Punto di partenza: Courmayeur
Arrivo: Dente del Gigante (4.013 m)
Durata: 5-6 ore
Dislivello: 1.400 m
Partendo da Aosta e dirigendosi verso Courmayeur, parcheggia presso le funivie La Palud del Monte Bianco. Da qui, prendi la funivia fino a Punta Helbronner o al Rifugio Torino. Attraversa la parte superiore del Glacier de Geant, aggirando le Aguilles Marbrées, e inizia a salire in direzione del Dente del Gigante, superando lo zoccolo di terreno misto noto come "La Gengiva" fino a raggiungere il "Salle a Manger". Questo tratto richiede circa 2-2,5 ore partendo dal Rifugio Torino.
L'itinerario prosegue attaccando a sinistra attraverso una cengia esposta, con due tiri di 30 metri per raggiungere la terrazza ai piedi della placca Burgener. Salendo la placca, aiutandoti con i canapi, attraversa verso destra fino a raggiungere lo spigolo sud-ovest, molto esposto, che devi seguire fino alla Punta Sella (4.009 m). Da qui, scendi per circa 10 metri e si attraversa alla base della Punta Grahaman (4.013 m), salendo seguendo una corda fissa.
La discesa può essere effettuata in due modi. La prima opzione è ridiscendere la via di salita, affrontando tratti di arrampicata e alcune calate di 30 metri. La seconda opzione prevede sei calate di 25-30 metri sulla parete sud, più diretta e veloce ma molto esposta.
Come ti abbiamo già consigliato nell’itinerario precedente, è necessario un abbigliamento adeguato per affrontare qualsiasi tipo di percorso, in questo caso avrai bisogno anche di determinate attrezzature:
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