L'escursione Viel del Pan, situata nel cuore delle Dolomiti, è uno dei trekking più affascinanti e panoramici a cavallo fra le Dolomiti Trentine e quelle Venete. Con viste mozzafiato sul massiccio della Marmolada ed il suo ghiacciaio, il percorso offre agli escursionisti un'esperienza unica tra storia, natura e geologia. Questo articolo tecnico fornisce una panoramica dettagliata del percorso, delle sue caratteristiche principali e delle informazioni pratiche per affrontare l'escursione in sicurezza proponendo due valide alternative per prolungare l’esperienza
Troverete moltissime descrizioni del percorso della Viel del Pan visto che esistono vari punti di partenza utilizzando la telecabina da Canazei-Pecol o la funivia Col dei Rossi da Alba di Canazei Col dei Rossi. Qui troverete la vera descrizione del percorso per una esperienza completa che non prevede l’utilizzo di funivie o telecabine. Il vero percorso, prevede l'utilizzo dei arti inferiori ed inizia da Passo Pordoi, raggiungibile sia con mezzi propri che pubblici. Il nome di questa via prende il suo nome "via del pane" perchè un tempo veniva percorso dai commercianti del bellunese per trasportare e vendere la farina nelle valli ladine. Si tratta quindi del tratto finale di un percorso ben più lungo.
Il punto di partenza principale per l'escursione Viel del Pan è il Passo Pordoi (2.239 m). Il passo è raggiungibile in auto, moto, bici e ha parcheggi disponibili nelle vicinanze seppur a pagamento, oppure è raggiungibile con i mezzi pubblici che collegano le principali località turistiche della zona. Informatevi bene perchè per capire gli orari è necessaria una buona dose di pazienza oltre che a nozioni di matematica applicata nella lettura di griglie sinottiche a più livelli di lettura ;). Vediamo ora il percorso in dettaglio:
Il percorso inizia con una salita moderata dal Passo Pordoi (2.239 m) verso il Rifugio Fredarola (2.382 m). Questa prima tappa è caratterizzata da un sentiero ben segnalato che aggira il Sas Becé e da una splendida vista panoramica che si apre man mano che si sale.
Dal Rifugio Fredarola, il sentiero prosegue in cresta, offrendo viste spettacolari sul gruppo del Sella e sulla Marmolada. La camminata è relativamente pianeggiante, permettendo agli escursionisti di godere del panorama senza eccessiva fatica. Questo è probabilmente il tratto più frequentato poiché molti escursionisti decidono di interrompere l’escursione al Rifugio Viel del Pan per rifocillarsi e tornare sui propri passi.
Il Rifugio Viel del Pan (2.432 m), è un punto di ristoro ideale per una pausa pranzo ( a patto che abbiate prenotato con qualche mese di anticipo) . Da qui, si prosegue verso il Lago Fedaia, che si trova ai piedi della Marmolada. Si tratta di un percorso pianeggiante che perde leggermente di quota. Il Sentiero è meno frequentato e più stretto. Non vi sono difficoltà oggettive ma alcuni tratti sono su pendii molto ripidi e se non abituati si potrebbe essere disturbati dal panorama mozzafiato sul ghiacciaio e dall’altezza. La parte finale del sentiero che porta al Lago artificiale di Fedaia, è ripida ma attrezzata con gradini e tratti di corda metallica che consente di affrontare in sicurezza la discesa. Non è necessaria nessuna attrezzatura particolare ne capacità alpinistiche.
Il Sentiero termina alla diga di Passo Fedaia dove con mezzi pubblici (informarsi bene prima sugli orari) è possibile raggiungere Canazei.
Si tratta di una variante che renderà la vostra escursione ancora più indimenticabile a patto che abbiate un minimo di abitudine nel camminare in quota su sentieri montani stretti. Subito dopo il Rifugio Viel del Pan è possibile lasciare il sentiero principale tenendo la sinistra e salendo di quota fino a raggiungere la base del Sass Ciapel (2.557 m). Questa particolare conformazione rocciosa di origine vulcanica come tutta la dorsale è a cavallo fra le due valli. Con una piccola ulteriore deviazione su traccia che implica l’utilizzo delle mani si raggiunge la piatta cima del Sass Ciapel da cui si gode una vista indimenticabile.
Generalmente il ritorno avviene sullo stesso percorso, permettendo agli escursionisti di rivivere le splendide viste panoramiche da una prospettiva leggermente diversa. Se invece avete un amico che vi viene a prendere (lasciate statre l’opzione mezzi pubblici a meno che abbiate tanto tanto tempo a disposizione ed una tenda) oppure siete ottimi camminatori potete anche prolungare l’esperienza della Viel del Pan raggiungendo il molto meno frequentato Rifugio Padon.
Attenzione però il ritorno sullo stesso percorso è più impegnativo dell’andata perché sarà in salita!
Prima di iniziare la discesa verso il Lago Fedaia e perdere quota mantenete la sinistra ed salite di quota portandovi verso il Rifugio Porta Vescovo ma rimanendo a quota più bassa. Da qui raggiungerete direttamente il Sentiero Geologico (se avete dubbi potete raggiungere il Rifugio Porta Vescovo e prendere il Sentiero Geologico da lì).
Il Sentiero Geologico di Arabba è un sentiero impegnativo. Questo dipende dal fatto che si sviluppa su prati ripidi e scivolosi. E’ importante restare concentrati e sempre sullo stretto sentiero sterrato.
Se vuoi saperne di più sul Sentiero Geologico puoi leggere l'articolo dedicato sul nostro blog.
Seguendo il sentiero geologico passerete sotto le parete della Mesola e della Mesolina (dove passa la Ferrata delle Trincee) raggiungendo il Rifugio Padon gestito da Gemma e la sua famiglia. A differenza dei due rifugi precedenti questo è sicuramente più autentico e meno turistico (forse perchè qui siamo in Veneto e non in Trentino) dove potrete assaporare una cucina dolomitica vera con alcuni piatti veramente speciali.
Dal Rifugio Padon potete fare dietro front e ritornare sui vostri passi oppure scendere raggiungendo il Rifugio Fedaia al confine tra Trentino e Veneto sulla strada che unisce Canazei a Rocca Pietore.
L'escursione è consigliata durante i mesi estivi, da giugno a settembre, quando il sentiero è libero dalla neve e le giornate sono più lunghe. E’ anche vero che in pieno periodo turistico questo sentiero è molto molto frequentato e può rendere l’esperienza veramente deludente. Il nostro consiglio è di percorrerlo in autunno tra settembre ed ottobre (a rifugi chiusi). Lo troverete sgombro da neve e da turisti lenti ed impacciati arrivati con la funivia per mangiare cervo e polenta in rifugio. La seconda parte del percorso è comunque meno frequentata anche in alta stagione. Sul Sentiero Geologico non troverete nessuno, neanche in agosto, nonostante la segnaletica appena rinnovata.
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